Turistas
USA 2006
REGIA
John Stockwell
INTERPRETI
Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett
SCENEGGIATURA
Michael Ross
USA 2006
REGIA
John Stockwell
INTERPRETI
Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett
SCENEGGIATURA
Michael Ross
Così sui due piedi a Turistas,così come a John Stockwell,non gli daresti due lire. Il regista si è specializzato in film di ambientazione balneare con i precedenti Into the Blue e Blue Crash,film mediocri a base di fresche acque,tiepidi brividi e bollenti bikini. Turistas ci porta in Brasile di seguito a un gruppo di vacanzieri assortiti che vengono a cercare divertimento,emozioni forti e sesso facile. Il solito incidente li dirotta su una strada che li porterà a scoprire che il brasile non
è solo chiappe che ballano freneticamente. Naturalmente l'esistenza di Turistas si deve al successo di Hostel e a un ritorno del tema del terrore in trasferta. Quello che c'è di buono,in Turistas,è che l'aria che si respira nella prima parte è assolutamente reale,ricorda sul serio l'atmosfera che si vive in vacanza all'estero,quando si fa amicizia facilmente e si scopa a destra a
manca,distruggendosi l'esistenza con l'alcohol. Questo punto di vista è ben sviluppato nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi....anzi delle "personaggie",visto che ci si ricorda delle donne,soprattutto di Melissa George,perennemente in due pezzi.Anche il fattore di thrilling,cioè un gruppo di trafficanti di organi, non è campato in aria come spesso succede. Forse non in brasile ma in Asia,tipo in Thailandia,è possibilissimo trovarci sotto il bisturi di un qualche macellaio. L'intenzione sarebbe di accusare in maniera lieve il fatto che molto spesso si va in paesi con fortissimi problemi vedendone il lato superficiale senza curarsi dei disagi che vivono gli autoctoni,per non dire di incentivarli(vedi turismo sessuale). Quello che non funziona è l'orologio nella testa di Stockwell che,quando c'è da passare all'azione tergiversa e se neva,letteralmente,in apnea. Una ottima premessa che lasciava ben sperare crolla su propositi non mantenuti.
di Gianluigi Perrone
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