martedì 15 maggio 2007

LE COLLINE HANNO GLI OCCHI 2


The Hills Have Eyes 2

USA 2007

REGIA

Martin Weisz

INTERPRETI

Michael McMillian, Jessica Stroup, Daniella Alonso, Jacob Vagas

SCENEGGIATURA

Wes Craven, Jonathan Craven

USA 2007

Nell’ondata immane di remake che ci sta travolgendo, quello de Le colline hanno gli occhi di Aja era sicuramente tra i meglio riusciti, anzi di più alcuni lo ritengono addirittura superiore all’originale. A questo punto un sequel era più che scontato. Craven che artisticamente non sta proprio in un bel periodo aveva visto bene in Aja una gallina dalle uova d’oro e così,visto il relativo successo del film,si è imbarcato in questa nuova impresa non solo producendo ma anche sceneggiando questo secondo capitolo con il figlio,cercando di mantenere intatti gli ingredienti del primo: un regista europeo che prendesse il posto di Aja, una storia che smaccatamente faccia la critica all’america interventista che combatte i propri mostri, un alto tasso di hard-gore che ora va tanto ed il gioco è fatto. Purtroppo il meccanismo stavolta si è bello che inceppato. Martin Weisz,il regista assoldato per questo sequel (aveva diretto il pallido rohtenburg sulle gesta del noto cannibale) non è Aja e stilisticamente il film ne risente molto sia nella messa in scena di una piattezza sconvolgente, assolutamente priva della minima suspance necessaria in opere come queste,sia nella direzione generale dei pessimi attori assolutamente improbabili nei loro ruoli che recitano e dicono cose incredibili. Ed è qui che arriviamo alla vera nota stonata del film: la sceneggiatura di craven e figlio. Weisz non è certo un maestro, ma neanche Kubrick sarebbe riuscito a rendere interessante o semplicemente “vedibile” un obbrobrio di sceneggiatura simile. I soldati descritti nel film sono di quanto più stereotipato ed improbabile si possa vedere (il sergente cattivo parolacciaro,il pacifista, il reazionario, il negro tattico, le due ficone di cui una madre di famiglia etc) e le battute che i due craven gli mettono in bocca sono da mettersi le mani dei capelli, la storia non decolla mai e sembra solo una lunga attesa in funzione di qualche scena gore e anche la famiglia mutante è agghiacciante nel senso più negativo della parola, tanto che ad ogni loro ingresso scattano grandi risate in quanto sono ancora più ridicoli di quelli presenti nel remake di Aja (unico vero neo di quel film). Si perché anche gli effetti speciali sono assolutamente convenzionali quando non addirittura ridicoli soprattutto nel makeup dei mostri. Ed anche nel versante del gore c’è da rimanere piuttosto delusi perché dopo una sequenza d’apertura tostissima (la migliore del film) ogni sequenza ricalca esattamente quella del suo predecessore in tono minore, poi aggiungendo il tono di scapezza con cui sono girate passano via che quasi neanche ci si accorge (ed anche la chiacchierata scena di stupro che più di una persona è stata giudicata rivoltante è in realtà davvero ridicola). Il film è talmente brutto che il vecchio seguito che girò Craven nel 1985 (e che anch’esso è terribile tanto da essere stato rinnegato dal regista stesso….si vede che il due non gli porta proprio bene) a confronto è un capolavoro di suspance e azione. Le colline hanno gli occhi 2 è quanto di peggio possa tirare fuori il nuovo sottomercato horror e Craven con questo si è definitivamente inciso la sua lapide personale.

di Raffaele Picchio

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