lunedì 28 maggio 2007

PREY - LA CACCIA E' APERTA


Prey

USA,Sud Africa 2007

REGIA

Darrell Roodt

INTERPRETI

Jamie Bartlett, Conner Dowds, Bridget Moynahan, Marius Roberts, Carly Schroeder, Peter Weller

SCENEGGIATURA

Beau Bauman,Darrell Roodt

Ah,finalmente un film talmente pessimo da meritare il voto di n.p.,che non vuol dire "non pervenuto" ma "nessuna pietà!". Mi sembra strano che non abbiano sfruttato la faccenda di "tratto da una storia vera"...o l'hanno fatto?boh?Forse hanno preso spunto da quell'atroce video del tizio sbrabato dai leoni che gira su internet.Comunque probabilmente a qualcuno sarà
successo di ritrovarsi sperduto in mezzo alla giungla assediato dalle belve feroci. Fatto sta che la famiglia Newman al completo,esclusa la mamma che ha lasciato col papà che (mica fesso)si è messo con un'altra,mal sopportata dalla figlia adolescente(un intreccio pricologico inedito,eh?),è in vacanza in un paese esotico,probabilmente in Africa,e visto che non vanno tutti d'accordo,decidono di fare un bel safari. Malauguratamente vengono attaccati da dei leoni che gli sbranano la guida e rimangono assediati da questi per due giorni finchè non arriva il papà a riprenderli. Con questo film la carriera di Peter Weller se ne è andata definitivamente a puttane. Il fallimento di Prey sta nel fatto che i leoni sono una paura infantile praticamente inconcretizzabile,visto che non ci capita di vederli mai in giro,in più sono degli animali dall'aspetto regale e la deriva ecologista dei nostri tempi non ci permette di idealizzarli come nemici,nè come pericolo. Insomma non fanno paura. Però non è certo il primo eco-vengeance in cui ci si trova a che fare con animali inconsieti(pensate a Night of the Lepus)ma in quei casi c'era uno script solido dietro. Invece Prey è scritto veramente male,come pochi casi ultimamente. Oltre alla banalità e i patetismi,oltre ai dialoghi pericolosamente imbarazzanti,oltre questo c'è proprio una sequenza di eventi buttati lì senza motivo. Le presunte vittime fanno di tutto per mettersi nei guai e pur di far succedere qualcosa si accetta che la jella nera si sia accanita su di loro. Il resto è tutto tirato via. Un'opera inutile.

di Gianluigi Perrone

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