giovedì 29 maggio 2008

21


Rise

USA 2008

REGIA

Robert Luketic

INTERPRETI

Jim Sturgess, Kate Bosworth, Laurence Fishburne, Kevin Spacey, Aaron Yoo, Liza Lapira, Jacob Pitts, Josh Gad

SCENEGGIATURA

Allan Loeb e Peter Steinfeld

21 vittoria grande baldoria” è la frase che continua ad echeggiare nella testa di un giovane matematico aspirante medico. La sente nei tavoli da black jack quando esce la combinazione massima, la più aspirata dai giocatori, il 21 che permette di vincere le cifre più vertiginose. A portarlo là è un professore che ha formato una vera e propria squadra di maestri del gioco d’azzardo, ragazzi che hanno usato la matematica per diventare ricchi ai tavoli da gioco. Il ragazzo è un puro, ma come sempre capita i troppi soldi lo allontaneranno dai sogni più aurei come la tanta agognata laurea in medicina ad Harvard. Poi un brutto giorno qualcuno scopre il loro sistema per fregare i casinò e cominciano i guai… “21” è un film semplice, più di confezione che di sostanza, una pellicola come tante che magari appassiona, diverte per la sua durata, ma che poi dimentichi facilmente. A tratti sembra di assistere ad un film uscito fuori dritto dritto dagli anni 80, solo che al posto di un Tom Cruise d’annata abbiamo un anonimo Jim Sturgess, un volto carino quanto si vuole, ma completamente anonimo. Un po’ come la regia di Robert Luketic, al suo attivo di famoso (o quasi) solo “La rivincita delle bionde”, che va avanti a musiche fighette ad alto volume, fotografia da Cosmpolitan e poco altro. Meglio va con le guest star: Kevin Spacey e Laurence Fishburne sono perfetti nei lorio ruoli di villain agli antipodi. La sceneggiatura, pur se citazionista (si parla di “Rain man”), non presenta grandi colpi d’ala e anche le svolte che si vorrebbero inaspettate sono per lo più prevedibili. Kate Bosword in versione bionda (la si conosceva con la chioma scura come novella Lois Lane nell’ultimo Superman) però è da eiaculazione immediata. Una delle cose davvero notevoli della pellicola. Niente di nuovo sotto il sole placido: siete avvertiti.
di Andrea Lanza

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