martedì 25 settembre 2007

28 SETTIMANE DOPO


28 Weeks Later

UK ,Spagna 2007

REGIA

Juan Carlos Fresnadillo

INTERPRETI

Robert Carlyle,Jeremy Renner,Rose Byrne,Imogen Poots e Mackintosh Muggleton

SCENEGGIATURA

Rowan Joffe e Juan Carlos Fresnadillo

Quello che fa effetto della saga biohazard di 28 After è questa caratteristica degli infetti dalla rabbia di spruzzare e vomitare saliva e sangue ovunque. Ha un che di malato che fa venire voglia di lavarsi in una vasca di plutonio. Se fossimo in era da fobia AIDS questi film sarebbero considerati rivelatori. Lo era The Crazies di Romero di cui non sono altro che remake. Per il sequel di 28 Giorni Dopo, Juan Carlos Fresnadillo(Intacto) immagina una diffusione trasversale della rabbia e di un gene immune in alcuni,ovviamente se trattasi di un bambino è ancora più accattivante. Il film è una lunga fuga disperata dall'invasione di questi esseri mentre il governo ha raso al suolo Londra e comincia a fare piazza pulita di civili. C'è un neanche tanto voluto sottotesto antibellico nel film che giocoforza analizza situazioni di guerriglia urbana molto efficaci che sono il pane quotidiano su territorio di guerra. Il film riesce grazie a diversi elementi calibrati, una regia furiosa e compassata che si permette anche di fare degli esperimenti sulla fotografia digitale come una lunga scena in effetto notte riuscita molto bene. A questo si aggiunga un ottimo cast su cui naturalmente spicca,quantomeno per familiarità,Robert Carlyle che ha un personaggio che subisce una insolita espiazione evolutiva. Ottimi anche Jeremy Renner(Dahmer),Rose Byrne e i due portatori sani,Imogen Poots e Mackintosh Muggleton. In un ruolo secondario c'è anche Harold Perrineau,ex Oz e Lost. Il film naturalmente sfrutta diverse influenze, naturalmente soprattutto zombifiche romeriane ma ha anche richiami a Hitchcock e strutturalmente a Aliens di James Cameron. Sarebbe curioso sapere se sono volontari o subconsci. Comunque il film non fa assolutamente rimpiangere il predecessore che comunque rimane superiore.

di Gianluigi Perrone

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