sabato 2 giugno 2007

HOSTEL 2


Hostel 2

USA 2007

REGIA

Eli Roth

INTERPRETI

Lauren German, Roger Bart, Heather Matarazzo, Bijou Phillips, Richard Burgi, Vera Jordanova

SCENEGGIATURA

Eli Roth

Eli Roth colpisce nel segno, il simpatico e giovane regista firma il seguito del suo HOSTEL, film che non brilla certo per timbro registico né per una storia particolarmente evocativa, ma si inserisce nel filone del puro entertainment!
Anche questo secondo capitolo è divertimento puro ma con un sorriso nel volto non si può negare che il giovane regista made in Boston abbia dato il meglio, arricchendo il film di un’ atmosfera unica e ovviando a tutte le mancanze che si notavano nel primo Hostel.
Vari stili cinematografici si accavallano durante la visone, si passa dalle atmosfere dei gialli del cinema bis Italiano a un sentore horror anni’80 Americano con dei tocchi, direi stupefacenti, al cinema che tratta epopee di guerra: è incredibile ma alcune sequenze fanno pensare a momenti catartici di alcuni classici film sulla guerra. Se ne parlava da un secolo dei tre di volti noti del nostro amato cinema che fu, voluti dal produttore mister Quentin Tarantino: si tratta della tutt’ora affascinante Edwige Fenech, che interpreta per pochi secondi un’insegnante Italiana di storia dell’arte, di Luc Merenda (che si pronuncia “Merendà” dato che è Francese, qui i prodotti del Mulino bianco non c’entrano nulla) che interpreta un commissario di polizia Italiano e nientemeno che il re dei cannibalici, il signor Ruggero Deodato, che farà una parte auto ironica, ossia di un Italiano pazzo e cannibale! Sequenza che ricorda il caro Hannibal Lecter oltre che WAXWORK, un famoso horror anni ’80. A dire il vero il film si svolge nei paesi dell’est, per l’Italia si passa solo, quindi niente spaghetti, pizza et similia per Hostel II, ma solo un simpatico “cameo” della culla dell’arte e di un cinema di grande prestigio, ormai ahimè andato perduto, oltre a dei ragazzi italiani che in un treno cantano “ullale ollalla faccela vedè faccela toccà” in pieno stile coatto Italiano.
La messa in scena con sentori di altri generi cinematografici da una sferzata molto particolare al film, una sensazione che unita agli ambienti spesso puliti e asettici (si respirano a tratti atmosfere care a David Cronenberg) crea bruschi passaggi emozionali durante la visione. Un disorientamento che condito ad un’attenzione per i dettagli barocchi, pacchiani e kitsch negli arredamenti e nelle scenografie crea una sorta di atmosfera morbosa, malsana, che si integra alla perfezione con scene che ci mettono di fronte alla follia più pura, bellissima la sequenza in cui una delle vittime del simpatico club viene truccata da una vecchia pazza senza un dente, quasi un’ istantanea di un circo di freaks psicopatici.
Per quanto riguarda l’amico rosso, le viscere e compagnia bella, insomma lo splatter, in HOSTEL II non mancano affatto, anche se è meno incisivo, forse grazie alla varietà delle situazioni cruente. Fermi tutti, gli amanti della carne non rimarranno delusi, ci sono alcune scene, soprattutto verso il finale, che fanno seriamente pensare a come cazzo la censura non abbia imposto i tagli! Resta il fatto che se il primo HOSTEL aveva la sua attrattiva quasi esclusivamente per il gore, questo secondo capitolo è valido anche per gli altri aspetti di cui scrivevo prima. Eli Roth fa una lavoro che mi sento di promuovere a pieni voti all’interno del suo ambito! Inoltre aggiunge un cast femminile che è da manicomio, le fanciulle sono forse esageratamente belle, in certi momenti rischiano di distogliere l’attenzione dagli eventi.
Sequel che meglio di così non poteva essere fatto.
Il signor Eli Roth è promosso a pieni voti! Applausi!

di Davide Casale

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