lunedì 2 luglio 2007

TRANSFORMERS - DECEPTICONS REVIEW


Transformers

UK 2007

REGIA

Michael Bay

INTERPRETI

Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, Jon Voight, John Turturro

SCENEGGIATURA

Roberto Orci e Alex Kurtzman



Michael Bay è stato negli anni 90 marchio di garanzia per uno spettacolo avvincente, superficiale, ma confezionato molto bene. Eh sì perché a discapito dei suoi detrattori il Signor Bay è molto bravo con la macchina da presa, basti vedere le sparatorie del mediocre “Bad boys 2” o i tanti inseguimenti con le auto delle sue opere. Roba che prese singolarmente potrebbero mangiarsi a colazione un “Miami vice” di Mann senza tanti problemi. Ma il problema è che Michael Bay invecchiando si è ancor meno interessato delle sceneggiature già flebili che contraddistinguevano le sue prime opere. E così una buona idea di partenza come “The island” veniva buttata via da una regia come sempre virtuosistica ed efficace, ma non servita da una sceneggiatura all’altezza neanche di un B movie con Sascha Mitchell. “Transformers” è se è possibile, ancora peggio del peggio di Bay. Dopo un buon inizio che ricorda vagamente il capolavoro di “Starship troopers” di Verhoeven il film precipita nel mediocre più assoluto. Tutto è messo lì alla rinfusa, Bay si appassiona all’immagine come un Vanzina dei bei tempi, ma si disinteressa completamente della storia, dei personaggi, della continuità degli eventi. Il pastrocchio mischia senza pudore i teen movie anni 80 alla Matthew Broderick con l’immaginario dei cartoni animati di robot, senza risparmiarsi il solito inseguimento dal sapore di maniera. Ma è cinema, dispiace dirlo, spazzatura, poteva andare bene per le produzioni Cannon a zero budget, ma un tale dispiegamento di attori e soldi fa quasi rabbia. Che senso ha scritturare un attore come John Turturro per un micro ruolo inutile? O abbandonare senza motivo due personaggi principali per poi riprenderli due ore dopo come se nulla fosse successo? Il film è dilettantesco, fastidioso nella sua stupida retorica e assassino nel durare tre lunghissime e noiose ore. Il finale poi con questi robot che si colpiscono e demoliscono palazzi senza uccidere nessuno è micidiale. Il colpo di grazia (o la ciliegina da cinema trash) però lo fanno i dialoghi. Dopo avere messo in bocca a questi robot frasi del tipo “Ehilà fratello sei ganzo” regala almeno dieci minuti di non dialoghi tra i due antagonisti cibernetici. Roba del tipo “Io sono il bene e tu sei un cattivone perciò devi morire” e risposta con risata annessa alla Mazinga Z. Finale all’altezza con il resto. Il bene vince sul male (ma qualcuno aveva dubbi?) e la Camaro robot chiede ai suoi soci di poter rimanere sulla terra a difendere il suo giovane protetto. Ma perché mai? La scena dopo ci mostra tutti i trasformer intenti a spiare come dei voyeur il protagonista intento ad amoreggiare con la sua bella. Non dovevano partire? Mah. Arrivederci a “Transformer 2”.

di Andrea Lanza

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