venerdì 18 gennaio 2008

IO SONO LEGGENDA


I am Legend

USA 2007

REGIA

Francis Lawrence

INTERPRETI

Will Smith e Alice Braga

SCENEGGIATURA

Mark Protosevich e Akiva Goldsman

Ahi, fa male! C’eravamo quasi ad un passo dall’ avere una trasposizione del capolavoro di Matheson degna di tal nome. Le aspettative erano nere. Il regista Francis Lawrence era quello di Constantine: un tale pasticcio da fargli augurare una breve (anzi brevissima) carriera in un monastero. Neville che viene interpretato da Will Smith: più minaccia che attore. Molte volte i pregiudizi sono la degna conseguenza di una acquisizione massiccia di mediocrità. Era difficile pensare a qualcosa di buono. Per lo più il nome di Smith era legato a quella violenza carnale nei confronti di Asimov nel ignobile “Io, Robot”. Incredulità. Forse è questa la minaccia più grande, perché il film di Lawrence per tre quarti va alla grande. Il Smith/Neville non è il macho protagonista che tutti si aspettavano: incredibilmente rispecchia il tormentato personaggio di Matheson. Un impassibile e umano protagonista assoluto che gira solitario per una New York svuotata dalla sua stessa natura. Roba da non crederci: non hanno snaturato Neville! E’ “bello” vederlo irrazionale e alienato come mamma l’ha fatto invece che incazzato, paladino della razza umana, che spanna vampiri a destra e manca. E non ci voleva tanto. Anche la regia di Lawrence è compatta e ispirata. Non manca nulla a ben vedere. Naturalmente le sorprese non sono finite qui. Perché incredibilmente il film manca il bersaglio più facile: le scene in CG sono quanto di peggio visto negli ultimi anni. Plasticose creature che si staccano dallo schermo. Dilettanti allo sbaraglio. E’ incredibile ancora vedere certe cose. Però nessuna colpa, un difettuccio piccolo piccolo che non intacca il valore dell’opera. Allora cosa c’è che non va? Io sono Leggenda dura come già detto per tre quarti, il resto non si sa bene da dove venga. La regia cambia registro, il senso anche stesso del nome del film viene alterato e diventa quello per cui era stato “pregiudicato”. Un vero peccato perché era successa la stessa cosa pochi mesi fa anche per Invasion. Ma qui a differenza del pasticciato film con la Kidman, l’inizio era speranzoso (anzi di più!). L’importante comunque è che il grande passo è stato fatto: la spazzatura finale la attribuiamo per buona fede a dei timori reverenziali ancora pre-esistenti delle Major. L’incazzatura rimane così come l’orgoglio italico che il più bel “Io sono leggenda” è ancora del nostro Ragona. Però c’eravamo quasi. Sigh!

di Daniele Pellegrini

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