domenica 1 giugno 2008

INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO


Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull

USA 2008

REGIA

Steven Spielberg

INTERPRETI

Harrison Ford, Shia LaBeouf,Cate Blanchett

SCENEGGIATURA

David Koepp,George Lucas,Jeff Nathanson

Finalmente dopo tante false partenze, progetti abortiti con i più disparati attori, il mitico Indiana Jones torna per la gioia di grandi e piccini. Oddio non che tutto funzioni al meglio: Harrison Ford è incartapecorito, la regia di Spielberg incolore, le battute che si voglia ironiche sono in realtà patetiche, il ragazzino che dovrebbe prendere le redini future della serie è buono per i forni di Auswitz. Se comunque si evita di fare gli schizzinosi e capire che non siamo più ad un ristorante ma ad una trattoria, ci si può anche divertire. Del resto Indiana Jones è sempre Indiana Jones come la mamma è sempre la mamma, è un amico del quale non puoi fare a meno. Certo che Spielberg e Lucas potevano in dieci anni pensare anche ad una storia migliore che non cadesse nel patetismo fantascientifico fine a se stesso. Il film vive due anime: una farsesco parodistica e una più genuinamente fanciullesca avventurosa. È questa la parte migliore di questo quarto capitolo, quando i convenevoli vanno a farsi benedire e si entra nel vivo dell’azione. Se la prima parte è anche la più monotona , la seconda a base di conquistadores mummificati e teschi di cristallo, di inseguimenti a cavallo di jeep e sabbie mobili voraci, è sicuramente la più vivace. Tra tutte le scene quella più divertente è il lancio del serpente ad un impaurito Dr. Jones. Si annovera nella variegata lista di villain una crudele Kate Blanchet dalla chioma corvina e il fioretto micidiale. Karen Allen invece risulta inspiegabilmente il mistero più appassionante del film: perché il tempo non l’ha cambiata di una virgola? Si spera che la serie finisca qui perché troppo triste e doloroso sarebbe vedere Harrison Ford scappare da geriatria con il pisello in mano a mo di frusta. Nel complesso è un film che se non nascesse con tante aspettative sarebbe sicuramente divertente. Ma come detto Indiana Jones è Indiana Jones e parlarne davvero male è un delitto. Anche se magari se lo merita.

di Andrea Lanza

Nessun commento: